Una mousse che ti tira su... "MASCARPONE MON AMOUR"...

Qualche giorno fa facendo la spesa, mi sono imbattuta nel celebre mascarpone... arrivando alla cassa, il simpatico cassiere non si è trattenuto nel dirmi :"ti ho scoperta, questa sera si cucina il tiramisù..."
Beh ecco, mi spiace per quell'affabile signore che, in qualche modo, mi ha strappato un sorriso quella mattina, ma le mie intenzioni non erano quelle di cucinare il dolce che lui immaginava. Ho voluto invece creare una ricetta con l'ingrediente per eccellenza del tiramisù, ma, cercando questa volta, di valorizzarlo anche con una nuova preparazione che si discosti da quella conosciuta ormai da tutti.
In realtà, l'idea di questo dessert non nasce da me... ricordo una sera di qualche anno fa, quando, come al solito, stavo costringendo mia sorella alla visione di un programma culinario che aveva come ospite la famosa arredatrice Paola Marella, nota sul canale Real Time. Beh ecco, questa signora di gran classe, a mio avviso, ha cucinato questa mousse al mascarpone dove cercava di dare a questo formaggio così ricco in calorie una consistenza delicata. La sua versione prevedeva anche della frutta d'accompagnamento, la mia è una rielaborazione ancora più golosa che sostituisce alla sua frutta una base di biscotti frullati.
Non vedo l'ora di raccontarvi la ricetta, sperando di rendere felici anche i vostri fine pasto, perchè, vi assicuro, quando io la preparo il clima a casa si arricchisce d'allegria!

INGREDIENTI: (DOSI PER 6 COPPETTE)

250 gr mascarpone fresco
1 vasetto yogurt magro ai cereali
2 albumi montati a neve
60 gr zucchero a velo
1 pizzico sale fino

PREPARAZIONE:

Amalgamare il mascarpone con lo yogurt. Aggiungere anche lo zucchero a velo, io uso una frusta a mano per evitare tutti i grumi. Montare a neve due albumi con un pizzico di sale. Unire gli albumi al composto.
Sbriciolare sei biscotti, ognuno sulla base di una coppetta, a questo punto suddividere la mousse nelle sei coppe e mettere in frigo per qualche ora. Se lo si prepara il giorno prima risulterà ancora meglio compattato.

Ogni formaggio aspetta il suo cliente, si atteggia in modo d’attrarlo, con una sostenutezza o granulosità un po’ altezzosa, o al contrario sciogliendosi in un arrendevole abbandono.
(Italo Calvino)



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