"Festa del Pane: L'ALVA'. Dal Piemonte all'Europa attraverso la cultura del pane..." a Savigliano
Quella di cui vi parlerò oggi è una festa che, quest’anno, è
giunta alla sua ottava edizione ed alla quale questo weekend ho deciso di partecipare
essendo un’appassionata del tema.
Si tratta della “Festa del pane di Savigliano: dal Piemonte
all’Europa attraverso la cultura del pane”.
Alimento principe delle tavole italiane e non solo, il pane
sin dalle epoche più remote è stato al centro di pasti, cerimonie, leggende ed
usanze.
A partire da Venerdì 26 sino a Domenica 28 Settembre,
Savigliano ha allestito, per i visitatori, nelle sue due principali piazze una
serie di stand, tutti quanti rappresentativi di una regione d’Italia, e non solo, dove abbiamo potuto ammirare:
la farinata ligure, la focaccia della “zizzola” dal morbido
impasto e farcita con salsiccia di Bra e formaggio Bra DOP; il classico piatto
misto di formaggi; per passare poi ai primi cardine della cucina piemontese, i “plin“
al sugo d’arrosto ed i “tajarin” alla crema di peperone di Carmagnola; le
bruschette a lievitazione naturale con impasto integrale e pomodoro fresco; lo
stand siciliano con specialità quali i cannoli, bomboloni farciti, arancini di
tutti i gusti ed i famosissimi biscotti con la pasta di mandorle.
Un’ampia area
è stata dedicata all’elaborazione dei grandi fritti della nostra tradizione,
quello piemontese per esempio, con i pavesini, mele ed amaretti; altro stand
era quello che offriva le tigelle modenesi farcite a gradimento sia con
ingredienti dolci come la nutella, che con i classici affettati.
Si passava poi
alle piade arrotolate ed al panino imbottito con il lampredotto o la trippa
fiorentina. Non da dimenticare una suggestiva testa di maiale utilizzata a modi
sacca per contenere un ripieno di carni ed affettati misti tagliati poi a fette
e serviti come salumi.
Per non emarginare anche zone meno limitrofe a noi,
siamo rimasti affascinati dal solito banco argentino che offriva delle
golosissime “emapanadas” ripiene di carne o di pollo, a scelta.
Avvicinata l’ora di pranzo, non abbiamo saputo resistere all’assaggio
della specialità della sagra: “la pizza in movimento”. Si tratta di un impasto
croccante esternamente, ma reso estremamente soffice all’interno dall’utilizzo
della farina macinata a pietra e del lievito madre.
Savigliano ha saputo mettere in scena un grande spettacolo
dove il protagonista per eccellenza è stato il pane ma, allo stesso tempo, si è
dato spazio a molti altri alimenti DOP della nostra tradizione culinaria.
Ritengo che eventi ed iniziative del genere dovrebbero
essere molto più tutelati ed incentivati sul nostro territorio, soprattutto perché,
a mio parere, una Domenica trascorsa in questo modo, all’insegna della cultura per
un’alimentazione sana, della buona cucina e dei nostri prodotti tipici, non
possa che essere un arricchimento personale del proprio bagaglio culturale e di
conoscenze personali in merito ad un settore così ampio che sempre di più sta
diventando al centro dell’interesse sociale attuale.
Quanti buoni prodotti... sicuramente una festa invitante! Iscritta con piacere, se ti va passa a dare un'occhiata al mio blog... ne sarei lieta! ^___^
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