LA MIA PASSIONE PIU' GRANDE: IL PANE FATTO IN CASA COTTO NEL FORNO A LEGNA!!!




Ora, potrete anche prendermi per "invasata" ma quando mi si chiede quale sia la mia passione più grande, io rispondo l'odore del pane appena sfornato, quel pane dalla crosta importante e dalla mollica fitta ma soffice allo stesso tempo. Amo il rumore che fa una pagnotta quando viene spezzata e le briciole che ne derivano.
Il pane per me resta l'elemento unico in grado di soddisfarti a pieno in qualsiasi pasto, l'ideale sarebbe poterlo assaporare solamente accompagnato con un intingolo di sale rosa e di olio, quello buono.

Anche questa volta ho potuto utilizzare un forno a legna per mettere a punto una ricetta davvero gustosa che mi è stata passata da una grande donna, oltre che amica e confidente, Stella. ... Lei oggi ha deciso di regalarvela!!!


INGREDIENTI 
10 KG FARINA 00 (SI PUO' ANCHE UTILIZZARE UN PO' DI GRANO DURO)
100 GR SALE
130 LIEVITO DI BIRRA
7 LT ACQUA TIEPIDA

PREPARAZIONE:
In un ampio recipiente versarci la farina e mescolarla con il sale.
Intanto in una brocca sciogliere nell'acqua ben tiepida il lievito.
Impastare il tutto sino ad ottenere un panetto elastico. Lasciare lievitare per circa 2 ore. Trascorso questo tempo, ottenere dall'impasto le pagnotte della grandezza desiderata, metterle sotto un canovaccio di cotone e farle lievitare per altri 30 minuti.























Spennellare con dell'acqua e cospargerle di semi di sesamo.

Quando il forno a legna ha raggiunto la temperatura, si inserisce al suo interno il pane (ed anche un bicchiere di acqua mi suggerisce l'intestataria della ricetta). Si coprono le pagnotte con della carta  da pane per evitare che si colorino troppo e la si toglie in un secondo tempo. Lasciare cuocere dai 20 ai 30 minuti.


Alcune ciambelle di pane le abbiamo tagliate e lasciate seccare in forno, dando vita a delle gustosissime friselle da condire con il pomodoro!


Buona realizzazione di un sogno!!!










La vista e il profumo di un pane appena cotto ha un fascino romantico che trascende qualsiasi altra riuscita culinaria.
(Elisabeth Luard)

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